il mondo dei blog è simpatico. lo frequanto da tanto, tantissimo a dire la verità: prima ho scritto di me, poi basta, poi ho ricominciato con il forum e poi ho letto per anni come un topo da biblioteca
c’è la cerchia, come nel quartiere
ci sono microcosmi fatti di persone che si conoscono (virtualmente) bene, ci sono quelli famosi che li guardi da lontano e speri che ti notino, ci sono quelli bravi che non li caga nessuno. c’è chi ha da dire cose originali e chi è banale, ma non necessariamente ha più lettori chi scrive le prime.
c’è chi ha scritto il libro e scrive bene, ma anche no. c’è chi vuole guadagnare dei soldini, c’è chi prega i santi per avere un link in una home page importante. c’è chi lo usa come estensione del lavoro
ho letto pagine così stilisticamente belle da paragonarle ad autori importanti, ho trovato informazioni approfondite, ho scoperto persone buone. mi piace chi sputa fuori l’anima sul blog, non sopporto chi fa il ruffiano o è banale. qualche parolaccia non mi da fastidio, detesto il vuoto condito di perifrasi. vorrei rimanere impressa con le mie pubblicazioni, ma più spesso mi limito a scrivere un diario.
quello che scrivi sul blog è quello che sei. cazzata, dopo un pò scrivi quello che gli altri vogliono da te
mi piace leggere i blog: ti allarga la visuale ed è molto più “sul pezzo” di tanti altri media.
dicono che fare web log è passato di moda, che i grandi blogger stanno abbandonando perchè non sono più originali: io credo che sia ancora il miglior mezzo per farsi un idea.
il blog è morto, evviva il blog!