Ti regalo una perla feb2015

Cerca bene in fondo ai tuoi armadi, sposta vecchi maglioni e scheletri: con buona probabilità troverai le cesoie da giardino.

Questo significa che:

-Nella vita avere (ed usare) un cervello elastico risolve molte situazioni.

-A volte le grandi fatiche e i grandi dolori portano buone cose.

-Gli scheletri occupano troppo posto: evitate (se potete, se non potete negate)

Ti regalo una perla: lamenti #strettchaps

 

Credits: etimo.it

Credits: etimo.it

 

Abile ad una cosa ed anche assolutamente Esperto, Valente

ma anche

che ha capito.

 

Se tenti di fare qualcosa che altri fanno meglio di te, non puoi metterti a frignare sul fatto che nessuno ti capisca o (peggio) che tutti aspettino le tue mosse per copiarti spudoratamente.

Semplicemente prendi atto che non sei capace.

 

 

 

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Ti regalo una perla: omeopatica

Sono strana, lo so, ma in mezzo al mar non amiamo farci menare per il naso.

Liberi tutti di fare quello che vogliono, io non credo che un prodotto che non ha nessuna composizione scientificamente accertabile possa curare.

Veramente si può fare  la prova che dopo la ennesima diluizione dentro l’acqua non ci sia più niente, basta uno spettrofotometro o simili; ma non starò qui a tediarvi.

Riguardo la memoria dell’acqua poi, confesso di amare solamente quella di Montalbano: uh, no…quella era la forma, niente da fare.

A chi mi dice che pur non credendo in questa medicina alternativa alla fine è riuscito a risolvere qualche problema medico, io rispondo: se l’hai comprato forse un po’ ci credevi e forse un po’ è suggestione o altro. Io certamente non ci credo e non ne uso: tra l’altro i “medicinali” omeopatici costano un botto.

La conclusione è questa: medico cura te stesso.

O forse: mogli e buoi dei paesi tuoi.

L’erba del vicino…

Ciao.

 

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Ti regalo una perla: senza

Sento questa necessità di liberarmi degli orpelli, vorrei arrivare ad essere es-senza.

Non è solamente una questione filosofica, di ricerca della vera Lu, è soprattutto esigenza fisica: mi piacerebbe che intorno a me ci fosse solamente l’essenziale (cazzarola ho finito per citare Mengoni, rinchiudetemi)

Ammesso e non concesso che, dopo lunga e attenta ricerca, io riesca a selezionare tutto quello che è per me superfluo -compresi i chili, per dire- vorrei distribuirlo a chi conosco.

Non che voglia utilizzare gli amici a guisa di discarica, tuttaltro: sarebbe per me un regalare e passare ad altri ciò che ho avuto io, compresa la memoria emotiva.

Cioè: io manterrei il ricordo, ma donerei l’oggetto e la vecchia me che lo ha utilizzato. Così, infine, quella cosa sarebbe sempre mia, perchè rimarrebbe per sempre il dono che ne ho fatto.

Vi giuro che un nesso logico esiste, nonostante il mio delirio descrittivo.

Buon fine settimana, spero possiate godervi il mar.

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Ti regalo una perla: sveglia

Nel caso vi passasse di mente cosa significa essere perfetti, guardate bene come si svegliano i figli:  arrivano diretti da un sonno senza pensieri, gli occhi lucidi e appannati dall’ultimo passo dentro il viaggio notturno.

Non hanno pensiero di come mettere in fila la giornata, non c’è il cruccio di impegnare il giorno e incastrare un’ora all’altra, son perfetti come le loro vacanze da scuola.

E’ così che mi immagino la perfezione: un potenziale immenso in camera di lievitazione.

 

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