Brilla brilla stella mia

Serata in coppia, ieri: io e la gioppina. Cena veloce, tanto mangiare non è la cosa principale della vita; poi subito giù dalla sedia e in terrazzo, con la scopa in mano e la paletta per togliere le foglie. Io sparecchio, stendo, spolvero le superga sfinite dopo un mese: tanto tra qualche giorno l’asilo finisce, e le scarpe le mettiamo nella scarpiera fino a settembre. Poi sul tappeto in sala, un puzzle non si rifiuta, e nemmeno una giocatina con Bullseye, e nemmeno una giratina di treno dell’Ikea. Eh no, quello no: oramai è ora dei denti e della pipì, che domattina per svegliarsi sono tragedie. Ecco vedi mamma tu mi hai fregato perchè avevamo detto treno e invece poi mi dici denti. Non ti ho fregato, hai deciso tu che gioco fare, e poi se andiamo a lavarci adesso ci sta una storia lunga; leggiamo le favole al telefono? Dai mamma, solo un pò di treno!!!!!! Decidi tu: treno o storia. …  Vabbè storia, ma mi leggi tutta quanto il castello di diamanti. Ok, andiamo.

Senza il papo abbiamo un accordo: si dorme insieme. Allora lei va in camera, si fa le sue due o tre capriole, tanto per testare il materasso e per provare se finalmente la capovolta indietro può dirsi domata; niente da fare, quella non viene. Mamma mi tiri le gambe, perchè la testa mi si gira e non ce la faccio. Tesoro, se la testa non si gira ti si rompe, meno male. Ma non ce la…ce l’ho fattaaaa! Brava, ora denti e infila il pigiama.

Trotterella verso il bagno, lava quei dentini bianchissimi e radi, fa la sua pipì e torna in camera. Mette il pigiama, e si infila sotto il lenzuolo. Io mi stendo li accanto, apro il libro e comincio a leggere. Alla fine c’è sempre la richiesta di un’altra storia, ma è più un rituale, che gli occhi combattono contro la forza di gravità.

Spengo la luce e mi stendo accanto a lei: Non vai a finire le tue cose mamma? No, tesoro mio, questa sera sto qui accanto a te e ti sento respirare, e mi prendo la carezza che mi brucia sulla guancia e sento il tuo ritmo che piano piano rallenta, il tuo fiato dolce che riscalda il cuore e concima i sogni più impensabili.